COMITATO ESECUTIVO CISL
Documento conclusivo
Il Comitato Esecutivo Nazionale della Cisl, riunito a Roma il 31 agosto 2011
nella sede di Via Po, sentita la relazione del segretario generale Raffaele Bonanni, la
approva con i contributi dell’ampio e approfondito dibattito.
Il Comitato Esecutivo esprime grave preoccupazione sulla perdurante
aggressività della speculazione finanziaria internazionale sui titoli pubblici e sul
deprezzamento dei titoli di borsa. Essa ha conseguenze molto gravi sui nostri conti
pubblici per i costi del debito, sulla nostra economia, già in grande difficoltà nella
crescita e nell’occupazione, su imprese e famiglie.
E’ necessario che la politica internazionale ritrovi la forza per riprendere la
sfida di un nuovo sistema di regole e controllori dei mercati finanziari, e che l’UE
renda pienamente operativo e tempestivo il Fondo Salva Stati, dia attuazione alla
recente proposta franco-tedesca di costituzione di un governo economico europeo per
l’euro zona, metta in campo politiche di crescita con gli eurobond, introduca la
tassazione sulle transazioni finanziarie.
Il Comitato Esecutivo ritiene necessaria e urgente una discontinuità nella
politica per cui sollecita una forte condivisione di responsabilità da parte di tutti per
una maggiore credibilità della manovra economica, anticipatrice al 2013 del pareggio
di bilancio.
Il Comitato Esecutivo, con la responsabilità che caratterizza l’azione della
Cisl rispetto alla gravità della situazione, ritiene che la manovra finanziaria deve
essere consistentemente migliorata sul versante dell’equità, dopo che la tempestiva
azione della CISL ha costretto il Governo a ritirare immediatamente il
provvedimento ingiustificabile che sterilizzava il servizio militare e la laurea sulle
pensioni.
manovra, le proprie proposte:
1. Maggiore equità –
Va immediatamente chiarito il destino del contributo di solidarietà del 5% e
10% sopra i 90.000 euro e i 150.000 euro che risulterebbe abolito dopo il
vertice di maggioranza ma resta in vigore per il settore pubblico e i
pensionati. Non ci possono essere due pesi e due misure. La CISL chiede un
contributo di solidarietà equo ed omogeneo che riguardi tutti i redditi più alti
e l’introduzione di una tassazione sui patrimoni immobiliari e mobiliari.
2. Vanno combattuti con più decisione tutti gli sprechi e le inefficienze della
spesa pubblica a partire dai costi impropri della politica e delle istituzioni,
dando immediata attuazione delle norme costituzionali per superare le
Provincie e per la riduzione del numero dei Parlamentari, nonché per rendere
effettivo l’accorpamento dei Comuni e delle loro funzioni.
3. Per mantenere il gettito complessivo della manovra va rafforzata l’azione di
contrasto all’evasione fiscale potenziando la tracciabilità dei pagamenti al di
sopra di 500 euro, allargando il contrasto di interessi e la possibilità di
deduzione fiscale delle spese più significative dei cittadini, combattendo con
mezzi adeguati le forme sempre più diffuse di elusione fiscale, coinvolgendo
maggiormente a questo fine gli Enti Locali.
4. Va perseguita con maggiore forza la liberalizzazione dei servizi pubblici
locali con la riaggregazione su base molto ampia e la forte riduzione dei
Consigli d’Amministrazione proliferati in modo incontrollato in questi anni.
Analoga liberalizzazione va realizzata nelle professioni.
5. Sul piano sociale vanno modificati i provvedimenti che colpiscono, con un
accanimento punitivo inusitato, i dipendenti pubblici relativi al differimento
della tredicesima mensilità, del TFR e le finestre pensionistiche per i
lavoratori della scuola. Nel confronto con le Regioni vanno individuate
alternative all’introduzione dei ticket per le visite specialistiche.
Sulla liberalizzazione degli orari commerciali estesa ora a tutti i Comuni va
previsto per la loro attuazione il confronto tra Enti Locali, organizzazioni
sindacali e associazioni datoriali.
6. Sulle misure per il lavoro la Cisl , valuta positivamente la conferma della
detassazione del salario di produttività e le norme di contrasto al caporalato.
Sulla contrattazione aziendale ribadisce che la norma dovrà rendere
esplicito che i soggetti che stipulano gli accordi aziendali siano espressione di
organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano
nazionale, in base alla legislazione e agli accordi interconfederali in atto.
Nell’ambito della manovra finanziaria il Comitato Esecutivo ritiene
indispensabile rilanciare proposte organiche per il futuro del Paese articolate:
- sul rafforzamento delle politiche per la crescita, stimolando Governo e
Regioni sulla necessità di utilizzare immediatamente, anche ricorrendo a
poteri sostitutivi, le risorse pubbliche e private disponibili per le
infrastrutture, le reti energetiche, la ricerca e innovazione, il Mezzogiorno, a
partire dall’attuazione del credito di imposta per investimenti ed
occupazione, con particolare riferimento alla disoccupazione giovanile;
- con politiche strutturali per la riduzione del debito anche attraverso la
dismissione degli immobili del patrimonio pubblico e della vendita delle
frequenze televisive;
- per l’equità e per la crescita, decisiva è la riforma fiscale, di cui il Comitato
Esecutivo chiede l’immediata approvazione, con una significativa riduzione
del prelievo sul lavoro e su salari e pensioni, con un nuovo sostegno sociale
alla famiglia e ai soggetti dell’emergenza sociale (ad iniziare dagli
incapienti), assicurando la competitività, incrementando i consumi.
Per questo va approvata subito la legge delega. Le risorse del fisco (evasione,
taglio alle agevolazioni fiscali, cumulo di tanti interessi corporativi, manovra
sull’IVA) devono essere tutte restituite ai contribuenti onesti per ridurre il
costo del lavoro, riducendo quindi la pressione fiscale complessiva.
Per sostenere questi obiettivi il Comitato Esecutivo impegna tutta l’organizzazione
durante la fase di approvazione della manovra ad una mobilitazione generale con
manifestazioni e presidi a livello nazionale e territoriale a partire dal presidio presso
il Senato del 1° settembre e la Segreteria Confederale ad una verifica costante
dell’andamento del dibattito parlamentare, riservandosi ulteriori decisioni.
Approvato all’unanimità
Roma 31 agosto 2011

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