Taormina. “Questa
sera ho la tristezza nel cuore e mi sento un po’ giù, perchè credo di non poter
arrivare a raccogliere la somma occorrente per l’intervento di Sofia”: a
scriverlo, nella notte tra il 28 e il 29 novembre, è Antonio Faraci, presidente
del comitato “Un sorriso per Sofia”, che sta raccogliendo fondi per aiutare la
bambina taorminese di 3 anni che è nata con una grave scoliosi e che tra
qualche settimana dovrà essere sottoposta a un delicato e costoso intervento
chirurgico in America. “Abbiamo pochissimi giorni –sottolinea Faraci – e ho calcolato che da qui al 17 dicembre, giorno della partenza della bambina taorminese negli States, dovremmo raccogliere 2000 € al giorno per poter arrivare ai 209.000 $$ (circa 164.000 euro) richiesti per l’intervento di Sofia. Comunque ormai sono in ballo e devo ballare, cerco giorno e notte di trovare qualche idea o qualche contatto importante fuori Taormina che mi possa procurare delle nuove risorse, perchè, qui a Taormina, moltissimi hanno donato e ridonato. Comunque ogni domenica sono fuori Taormina per cercare di entrare in altre comunità che mi possano aiutare e spero ancora in qualche miracolo economico. Comunque vi ringrazio sempre per il sostegno che mi avete e che ci avete dato nel corso di questa operazione. Abbiamo riscoperto che siamo un popolo che crede in certi valori etici; da Nord a Sud, da Est a Ovest ho ricevuto apprezzamenti ed incoraggiamenti per l’opera svolta e quindi tutto ciò mi fa ancora sperare in un’Italia nuova, un’Italia in cui qualsiasi uomo, donna o bambino, con seri problemi di salute, non debba essere costretto a vendere la casa, la bottega e ricorrere alla generosità e solidarietà delle più svariate persone quasi a chiedere un’elemosina, come se non fosse un sacrosanto diritto di ogni cittadino, in uno stato civile, il diritto alla salute ed alle cure. Da qui mi sorge un’amara riflessione: ma quante persone devono ancora patire, rischiare la pelle o, addirittura, morire per colpa della mala politica e per colpa della malasanità?”.

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