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| Antonio Faraci |
Taormina. Da Antonio Faraci, riceviamo e
pubblichiamo: “Caro Saro, vorrei ringraziare tutti veramente con il cuore in
mano per gli affettuosi apprezzamenti e per la proposta di farmi assegnare il
Premio Città di Taormina, ma credo, onestamente, di aver fatto solo il mio
dovere di fronte ad una vicenda così particolare che ha colpito la famiglia di
Davide Siligato. Certo, non posso negarlo, ho lavorato molto, tanto, il tempo a
mia disposizione era troppo poco e quindi, una volta assuntami la
responsabilità non potevo e non dovevo lasciare Sofia e i suoi genitori nel
baratro in cui si trovavano. Ogni sera, appena terminato il lavoro fra le
scartoffie del mio negozio, mi buttavo sulla rete alla ricerca di qualche
gancio, qualche amico, qualche associazione che avrebbe potuto introdurmi in
qualche situazione, in qualche ambiente, dove poter chiedere e procurare delle
nuove risorse economiche da destinare al salvataggio della mia, della nostra
Sofia. Verso le 3 di ogni notte tornavo a casa a cenare, per poi ripartire alle
8 per prepararmi al lavoro. In questo momento, prima di scrivere queste quattro
righe, sono le 00.15 (finirò questa lettera intorno alle ore 4) e sto tornando
da Catania dove ho avuto un incontro col presidente Pulvirenti del Catania
Calcio, con l’ad Sergio Gasparin e con i calciatori che mi hanno fatto dono di
un pensiero per la nostra piccola. In moltissime location sono andato spesso
con la sola compagnia di mia moglie che mi ha seguito sempre con entusiasmo e
non ci siamo mai stancati. Molto hanno fatto anche i miei collaboratori, primo
fra tutti, specialmente per caparbietà, Pino Raneri, che mi ha sottoposto il
caso di Sofia, che non conoscevo; Alessandra Caltabiano che mi ha incoraggiato
ad iniziare questa avventura e mi ha procurato molte conoscenze introducendomi
in alcuni ambienti impenetrabili; Padre Salvatore Sinitò che ha fatto molto e
non solo materialmente; Liliana Tona che è stata un vulcano di iniziative; il
presidente e l’ad del Calcio Catania, rispettivamente Nino Pulvirenti e Sergio
Gasparin; e poi Pancrazia Marcuccio (Feliciotto) che mi ha seguito la raccolta
a Giardini; Laura D’Allura, Rosanna Ullo, Flavia Spadaro, Simona e Pina Ratone,
Vanessa Cannizzaro, Caterina Lo Presti, Carmelita Maricchiolo e le sue
collaboratrici, Rosamaria Coslovi, Maria Ardizzone, Lella Cagnacci Cavallaro,
Anna Patanè, Lucia Formica e Tiziana Salomone. Roberta Russotti, che ha seguito
passo passo la vicenda quando ancora era sconosciuta a tutti e che a tutt’oggi
si trova al fianco a Davide e Martina negli Usa. Così come i tantissimi
collaboratori sparsi in tutti i paesi in cui abbiamo chiesto e ottenuto
sostegno come Massimiliano Pizzolo (Castelmola), Amedeo Bucolo (Giardini),
Jenny Gullotta (Contrada Mastrissa), Antonio Gullotta (Taormina), Padre Tonino
Tricomi di Trappitello, Padre Enzo Calà di Randazzo, Lucia Bonura e Lorena
Maisano (Fiumedinisi), Francesca Viscomi (Furci), Caterina Valentino
(Giardini), Maria Luisa Boin di Faenza, che attraverso Facebook ha venduto
centinaia di oggetti da lei stessa fabbricati per Sofia, nonchè tutte le cene
che ha organizzato per raccogliere fondi per la nostra bambina; tutti i parroci
di Taormina, Letojanni, Castelmola, Furci, Gaggi, Graniti, Fiumedinisi,
Piedimonte, Paternò, Messina, Catania. Un grazie alla stampa, a giornalisti
come: Saro Laganà che ha dato sempre ampio spazio e risalto alle nostre
notizie, alle nostre iniziative e ai nostri appelli sia sul quotidiano “La Sicilia ” e sia sul
giornale on line Vai Taormina, Lucia Gaberscek (Tele 90), Salvo La Rosa (Antenna Sicilia),
Valerio Martorana (Video Mediterraneo), Antonio Magro (Tele Randazzo), Giuseppe
Castiglia (Radio Fantastica), Mel Balsamo (Radio Hinterland, Milano) e quasi
tutte le radio della provincia di Messina e di Catania. I DJ Leo Lippolis e
Squeeze. Tantissimo aiuto abbiamo ricevuto anche da artisti come il grande Antonello
Tonna che ci ha introdotto nel settore dello spettacolo radio-televisivo, Laura
Lo Re (Taormina), Donata e Giovanni Scandurra (Catania), Maurizio Lombardo
(Catania), Mark Fontaine (Catania), Stefania Anfuso, Dario Miano, Alessandro
Anastasi, Salvatore Pennisi, Mark Fontaine, le ballerine Daniela Arcidiacono e
Nella Messina, Layla Emir di Danzharem, l’Orchestra a Plettro Città di
Taormina, il Centro Studi Teatro Cultura (Rita Patanè), Ciccio Vinciguerra e
Gabriele Campagna, Mimì Sterrantino, i Barrio Cubano, Antonio Cundari, Giovanna
Crisquolo, Cesare Filistad, il Coro della Polizia di Stato di Catania, Daniela
Di Leo, il gruppo Folk I D’Amuri, Mario Strazzeri, Antonella Pino,
l’Associazione Danza Classica M. Fontayne di Mariella Gallodoro. E poi, come dimenticare
i vari tecnici: la Geca
e Carmelo Natto. Gli assistenti di Radio Valle Alcantara volontari Protezione
Civile di Taormina, gli amici della Misericordia (tutti facenti parte del
Gruppo Interforce Jonica presieduto da Alessandro D’Angelo) e per ultimi, ma
non ultimi, coloro i quali hanno materializzato questa raccolta, tutti i
donatori a cominciare dai piccoli gesti dei singoli, come mamme, papà, nonni,
zie, bambini, pensionati, disoccupati, ma soprattutto alcuni imprenditori di
Taormina e Giardini che hanno veramente donato con estrema generosità e
sensibilità. Potrei ancora andare avanti per ore, anche se, sicuramente,
dimenticherei qualcuno, in quanto in questa operazione sono state coinvolte
migliaia di persone. Devo confessarvi però che tutto questo grande lavoro
organizzativo mi ha reso orgoglioso di me stesso al punto da considerare che
questa è stata la più grande sfida e soddisfazione della mia vita e,
sicuramente, il migliore investimento della mia vita; non vi nascondo che se
fosse necessario ripeterei questa bellissima avventura. Speriamo però che non
ve ne sarà più bisogno. Durante questi due mesi mi son rivolto spesso, come ex
Allievo, a Don Bosco, l’uomo che ha fatto della cura e del sostegno ai bambini
l’unica ragione della sua vita, e credo che lui mi abbia ascoltato. Adesso
spero però che completi l’opera aiutando la piccola Sofia a guarire. Ringrazio
ancora tutti, in particolare la carissima amica Emilia Contarino (cugina di
Martina, che è la mamma di Sofia) ed anche quelli che non ho citato per dimenticanza. Un
grande abbraccio”.

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