giovedì 23 giugno 2011

Alberghi Taormina: assunzioni ridotte e stagione “corta”

Monito della Fisascat Cisl: per molti stagionali sempre più a rischio l’accesso all’indennità di dissoccupazione

la crisi nel settore alberghiero
La stagione turistica si accorcia sempre di più a Taormina: gli alberghi avvertono il peso della crisi e molti lavoratori, in vista della stagione invernale, rischiano di non percepire l’indennità di disoccupazione. L’80% dei cosiddetti “stagionali” è già in servizio e questo sarebbe un di per sè un dato positivo se non fosse che su molte di queste persone incombe concretamente il pericolo di non riuscire a mettere insieme i mesi necessari a garantirsi il sussidio con il quale affrontare il dopo-estate.
Rispetto al 2010 e dunque in prospettiva qual’è la situazione? Sull’argomento fa chiarezza Pancrazio Di Leo, segretario generale della Fisascat Cisl di Messina.
“Alcuni lavoratori – spiega Di Leo – riusciranno a fare i sei mesi necessari per acquisire il diritto all’indennità di disoccupazione ma diversi altri rischiano invece, stavolta più che mai, di non farcela ad arrivare al “quantum” che serve per ottenere poi l’ordinaria. In sostanza, dai dati in nostro possesso, sta sensibilmente aumentando il divario tra i lavoratori che percepiranno regolarmente l’indennità di disoccupazione ordinaria e quelli che, diversamente, non avranno modo di percepire neppure la disoccupazione con i requisiti ridotti. Su questo quadro abbastanza complicato incide, di riflesso, anche il 2010 e la durata del contratto di lavoro che ha avuto l’anno scorso il lavoratore”.
“Chi ha lavorato poco e si troverà nella medesima situazione anche stavolta, non risucirà a raggiungere il periodo necessario per avere diritto all’indennità. Il dramma, come detto, è quello di coloro i quali rischiano di non avere neppure la ridotta. Stavolta è fortemente a rischio chi farà, ad esempio, soltanto quattro mesi, ed in tal senso con la ridotta era arrivato a percepire unaa somma di circa 2 mila 500 euro. Coloro i quali arrivano a sei mesi di contratto, solitamente si attestano sulle 5 mila euro circa, con le quali poter “respirare” nei mesi invernali quando gli alberghi saranno già chiusi o quando sarà in ogni caso terminato il rapporto di lavoro stagionale”.
“Le aziende – aggiunge Di Leo – ovviamente si trovano a dover fronteggiare la crisi turistica ed economica e stanno assumendo il personale minimo essenziale. Diciamo anche che il personale in forza alle strutture sta usufruendo della riduzione d’orario che negli anni passati veniva invece retribuita a fine stagione, ed alcuni lavoratori stanno già avendo le ferie. Anche questo è un altro segnale di dinamiche che cambiano e che sono strettamente legate a quello che è il difficile stato odierno delle cose. Le prospettive per l’autunno sono incerte. Sino a metà ottobre, in qualche modo, si dovrebbe riuscire a fronteggiare le difficoltà ed andare avanti”.
“Alcune strutture, proprio in virtù della crisi in essere, faranno ricorso agli ammortizzatori sociali. Si registrerà un ricorso più accentuato al meccanismo della sospensione e cassa integrazione in deroga. Nei cinque stelle storici si sta tentando di mantenere i livelli occupazionali, con sacrifici del personale in forza. Noi che rappresentiamo i lavoratori siamo preoccupati perchè riducendosi sempre di più i rapporti di lavoro non si potrà vivere con 2 mila euro per 6 o 7 mesi, ma neppure con le 4 o 5 mila euro”.
“Le statistiche ci dicono che mancano le presenze turistiche: Taormina però, oltre le buone intenzioni, non riesce a destagionalizzare la sua offerta. Di recente è stato, comunque, definito dalle organizzazioni sindacali un accordo quadro territoriale sulle agevolazioni fiscali e se le aziende aderiranno, i lavoratori su alcune voci potrebbero avere una tassazione ridotta del 10%”.
Rispetto al 2010 e dunque in prospettiva qual’è la situazione? Sull’argomento fa chiarezza Pancrazio Di Leo, segretario generale della Fisascat Cisl di Messina.
“Alcuni lavoratori – spiega Di Leo – riusciranno a fare i sei mesi necessari per acquisire il diritto all’indennità di disoccupazione ma diversi altri rischiano invece, stavolta più che mai, di non farcela ad arrivare al “quantum” che serve per ottenere poi l’ordinaria. In sostanza, dai dati in nostro possesso, sta sensibilmente aumentando il divario tra i lavoratori che percepiranno regolarmente l’indennità di disoccupazione ordinaria e quelli che, diversamente, non avranno modo di percepire neppure la disoccupazione con i requisiti ridotti. Su questo quadro abbastanza complicato incide, di riflesso, anche il 2010 e la durata del contratto di lavoro che ha avuto l’anno scorso il lavoratore”.
“Chi ha lavorato poco e si troverà nella medesima situazione anche stavolta, non risucirà a raggiungere il periodo necessario per avere diritto all’indennità. Il dramma, come detto, è quello di coloro i quali rischiano di non avere neppure la ridotta. Stavolta è fortemente a rischio chi farà, ad esempio, soltanto quattro mesi, ed in tal senso con la ridotta era arrivato a percepire unaa somma di circa 2 mila 500 euro. Coloro i quali arrivano a sei mesi di contratto, solitamente si attestano sulle 5 mila euro circa, con le quali poter “respirare” nei mesi invernali quando gli alberghi saranno già chiusi o quando sarà in ogni caso terminato il rapporto di lavoro stagionale”.


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