giovedì 5 gennaio 2012

A Taormina è crisi e gli alberghi inizianoa licenziare




A Taormina è crisi e gli alberghi iniziano a
licenziare Fisascat:situazione allimite



Situazione sempre più difficile per i lavoratori del turismo a Taormina (Me). La crisi sta mettendo in ginoc­chio una delle storiche mete turisti­che italiane che vede un calo vertigi­noso delle presenze e con gli alber­ghi a cinque stelle che cominciano a licenziare. ”Si parla sempre della necessità di de­stagionalizzare Taormina ma la crisi nel settore alberghiero sta determi­nando il serio rischio che la città ven­ga invece stagionalizzata”. Questo il monito lanciato da Pancrazio Di Leo, segretario generale della Fisa­ scat Cisl di Messina, che fa il punto sullo stato di salute delle imprese ri­cettive ma, soprattutto, sui tanti lavo­ratori per i quali è a rischio la disoccu­pazione e adesso anche il futuro. Mancato diritto all’indennità, paga­menti in ritardo, e le proprietà che po­trebbero trasformarsi in aziende sta­gionali: il quadro è poco confortante. ”Ci sono strutture che hanno lavora­to, garantendo i 6 mesi di occupazio­ne necessari per accedere all’indenni­tà di disoccupazione -spiega Di Leo -ma anche altri alberghi di Taormina dove non sono stati raggiunti nemme­no i tre mesi né, dunque, le 78 giorna­te minime lavorative. Si sono ormai ridotti i periodi lavorativi e di conse­guenza il personale che nel 2010, ad esempio, aveva fatto 5 mesi, non rag­giungendo nell’anno in corso ulterio­ri 7 mesi (cioè le 52 settimane neces­sarie), non potrà conteggiare i 12 me­si complessivi che occorrono nell’ar­co del biennio per avere diritto all’in­dennità ordinaria. In molti prenderan­no la disoccupazione requisiti ridot­ti. Passando dalla
ordinaria alla ridot­ta, in pratica, ci sarà una sensibile per­dita di salario per il lavoratore e quin­di si avrà un importo ridotto, rispetto all’ordinaria, di mille euro sui tre me­si e circa 1.800 sui sei mesi. Gli im­porti percepiti non possono bastare per vivere nei mesi invernali”. La cri­si, dunque, continua e non accenna a rallentare per queste ragioni la Fisa­scat ritiene che occorra intervenire subito. ”Quest’anno sono stati stipu­lati dagli alberghi contratti in scaden­za a ottobre ma anche altri che si so­no conclusi già a settembre. Vorrem­mo capire cosa intende fare l’Asso­ciazione Albergatori di Taormina ­aggiunge Di Leo -. Il nostro non è allarmismo: il rischio è che le struttu­re ricettive si trasformino in aziende stagionali e che poi i lavoratori degli hotel vengano licenziati o che venga­no trasformati i loro contratti. Ci so­no aziende, anche a 5 stelle, che pur avendo presentato richiesta all’Inps e Ebrts per l’indennità prevista, ”so­spensione e cassa integrazione”, ad oggi hanno i propri lavoratori ancora in attesa di percepire le somme dovu­te. In particolare la cassa integrazio­ne in deroga accolta dalla Commis­sione regionale con decorrenza da inizio 2011. Ci sono lavoratori che non sono stati pagati e vivono, insie­me alle loro famiglie, spesso mono­reddito, una condizione di estremo di­sagio”. Per il sindacato, quindi, oc­corre lavorare per soluzioni risoluti­ve e una reale e fattiva presa di co­scienza dell’effettivo stato delle co­se. ”Per questo abbiamo già chiesto una convocazione urgente della Commissione paritetica: la situazio­ne sta diventando esplosiva -conclu­de Di Leo -. In caso di trasformazio­ne delle aziende, in pratica, non vi sa­rebbe più la garanzia del posto occu­pazionale con contratto a tempo inde­terminato e si passerebbe, invece, a contratti a tempo determinato. Noi non consentiremo alle aziende di po­ter dire che gli enti non permettono l’apertura delle procedure di sospen­sione e che, quindi siano costretti ad attuare il passaggio a strutture stagio­nali per poi licenziare i lavoratori o modificare i loro rapporti.

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