venerdì 17 aprile 2015

Taormina – Domani la “Perla” sarà sede di una delle più importanti manifestazioni di protesta contro le nuove disposizioni sul comparto turistico


TAORMINA DOMANI la “Perla” sarà sede di una delle più importanti manifestazioni di protesta contro le nuove disposizioni sul comparto turistico.

Si tratta di un’iniziativa DELLA  Fisascat Cisl, 

DIRETTA da Pancrazio di Leo e Salvatore D’Agostino che di recente sono stati protagonisti assieme a Mario Ianniello del caso relativo alla chiusura invernale dell’hotel San Domenico.

Taormina sarà protagonista assieme a Roma e Milano. Il programma dell’iniziativa prevede: comizio in Piazza IX Aprile dove interverranno, per la Fisascat, il segretario generale, Pierangelo Raineri, per la Filcams il segretario nazionale Elisa Camellini e per la Uiltucs il segretario nazionale Emilio Fargnoli.


“E’ proprio la Fisascat di Messina – scrive Ianniello – che in queste settimane ad aver lanciato l’allarme sulle difficoltà a cui andranno incontro i circa 15mila lavoratori stagionali del turismo, commercio e servizi della provincia regionale di Messina, e non parliamo della regione Sicilia. In tutta Italia il dato è stimato in 250mila unità solo nel comparto turistico – in seguito all’applicazione della nuova normativa sul Jobs Act. L’introduzione della nuova Naspi in vigore dal primo maggio prossimo, penalizzerebbe infatti, in mancanza di un correttivo della normativa, l’accesso ai sussidi per i lavoratori e le lavoratrici delle imprese, soprattutto quelle del turismo, che, prestando servizio solo sei mesi all’anno nella migliore delle ipotesi – nella stragrande maggioranza non superano le 8 settimane di lavoro – subiranno un taglio di oltre il 50% della durata e del valore del sussidio. Stante così le cose, si creerebbero dei danni economici immensi alle famiglie delle lavoratrici e lavoratori del settore e di tutto l’indotto relativo. Nella provincia di Messina e nel suo comprensorio turistico come Taormina, Giardini-Naxos e Castelmola, primo polo turistico siciliano ed in quello del Tirreno comprendente le isole Eolie si verrebbero a creare condizioni socio economiche tali che ci porterebbe molti ANNI  addietro”.



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