Importante accordo
per la destagionalizzazione del turismo
Si gioca su due tavoli la partita della
destagionalizzazione del turismo e del prolungamento dei contratti per i
lavoratori stagionali. Il primo, a Roma, ha segnato un punto a favore della
linea tracciata dalla Fisascat Cisl di Messina nel mese di marzo e portata sul
tavolo nazionale con l’allarme sull’applicazione della Naspi. La seconda, sul
territorio, con gli accordi di secondo livello.
È dei giorni scorsi la notizia che
Federalberghi e Faita hanno siglato un accordo con Fisascat Cisl, Filcams Cgil
e Uiltucs Uil per il prolungamento della stagione turistica con l’inserimento
di contratto di lavoro più lunghi e agevolazioni tariffarie nei periodi di
bassa stagione.
A livello locale, il primo effetto è stato
l’accordo raggiunto in sede sindacale tra la Belmond, società che gestisce gli
alberghi Timeo e Sant’Andrea, con la Fisascat per il prolungamento di un primo
contratto stagionale a otto mesi.
“È la conferma – sottolinea Pancrazio Di
Leo, segretario provinciale della Fisascat Cisl – che l’allarme lanciato dal
territorio messinese non è stato sottovalutato. Vi è inoltre un impegno comune
a sviluppare il livello di interlocuzione con le amministrazioni e gli enti per
una maggiore condivisione delle politiche di programmazione turistica.
L’accordo siglato a Roma prevede anche la richiesta di associazione datoriali e
sindacali al Governo per la modifica della Naspi, per determinare un
trattamento non inferiore a quello previsto dalla normativa precedente e
consentire ai lavoratori stagionali di avere un minimo salario di sopravvivenza
in caso di mancanza di lavoro. Adesso – conclude Di Leo – la Fisascat
Cisl lavorerà per allargare la trattativa di secondo livello sul prolungamento
dei contratti stagionali a tutte le strutture ricettive della provincia”.
La prossima mossa di Pancrazio Di Leo, che
ha la delega regionale della Fisascat per il turismo, sarà quella di chiedere
alla Regione Sicilia l’apertura di un tavolo tecnico concertativo per la
destagionalizzazione del turismo nell’Isola. “La Regione – precisa Di Leo – non
può rimanere a guardare inerme un settore che dovrebbe rappresentare il traino
economico siciliano. Piuttosto che guardare solo a Milano e all’Expo, si pensi
a come invogliare i turisti a visitare la Sicilia”.

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